Realizzato grazie al supporto del CeSVoP - Centro Servizi per il Volontariato di Palermo

Il volontario: le sue qualità:

 

  • Serenità.

  • Pazienza.

  • Discrezione.

  • Esperienza.

  • Consapevolezza dei limiti e del mandato.

  • Fiducia nelle capacità e nelle risorse dell’altro.

  • Preparazione umana e cristiana.

  • Disponibilità ad esprimere un parere o un consiglio, se richiesto.

  • Atteggiamento non giudicante.

  • Capacità di mettersi in discussione.

  • Capacità di comprensione: empatia.

  • Capacità di suscitare la fiducia dell’altro.

  • Guardare la persona e non il bisogno.

  • Non lasciarsi condizionare (prima impressione, preconcetti, pregiudizi...).

  • Evitare di legare l’altro a sé.

  • Non interrompere, dare spazio, saper aspettare.

  • Non esprimere giudizi troppo affrettati.

  • Non avere fretta, non lasciarsi prendere dall’ ansia di dare risposte.

  • Rispettare il punto di vista e la volontà dell’altro.

  • Evitare l’autoreferenzialità.

Politica e Famiglia

Non esiste una politica neutra per la famiglia: una politica o è a favore della famiglia o la penalizza. Per questo, si ritiene importante che vi sia un organismo (come ad esempio un Assessorato alla famiglia) che all'interno dell'amministrazione comunale coordini ed espliciti le politiche che l'intera amministrazione compie e vigili perché la famiglia sia promossa in ogni azione amministrativa. Altresì è importante che si costituisca una qualificata rappresentanza della famiglia, una Consulta della famiglia che raccolga a scopo consultivo e propositivo le associazioni familiari presenti nel territorio.

Lettera di Abraham Lincoln

Caro maestro, lei dovrà insegnare al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti,
non tutti dicono la verità; ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c'è un eroe,
per ogni egoista c'è un leader generoso.
Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico
e che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro
che una moneta trovata.

Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria,
lo allontani dall'invidia e gli faccia riconoscere l'allegria profonda di un sorriso silenzioso.
Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri,
ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo,i fiori nei campi, le colline e le valli.
Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole
di una vergognosa vittoria, gli insegni a credere in se stesso,
anche se si ritrova solo contro tutti.
Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri
e a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli altri.
Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo.
Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta
anche i veri uomini piangono.
Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue
e a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione.
Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l'acciaio.
Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente
e la pazienza di essere coraggioso.
Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso,
perché solo così può avere fiducia negli uomini.
So che le chiedo molto,ma veda cosa può fare, caro maestro".

Lettera di Abraham Lincoln all'insegnante di suo figlio