Realizzato grazie al supporto del CeSVoP - Centro Servizi per il Volontariato di Palermo

la tenerezza

Dopo l’innamoramento,

arriva l’eterno giuramento.

La coppia ideale e perfetta,

si scopre piena di difetti.


I due vivono, sempre più soli,

in un’intimità di silenzi, di parole.

Con paure e vuoti di valore,

l’egoismo prevale sull’amore


Per amare ed essere amati,

mai dare tutto per scontato.

Non esiste un io solitario

ma un noi, missionario.


La tenerezza è dono,

accoglienza e condivisione.

Sguardi, carezze e attenzioni,

ogni giorno regalano emozioni.


Vivi la tenerezza al presente,

con il vuoto dell’appuntamento.

Ringrazia, subito con coscienza

perché precaria è l’esistenza

                                                                                                                 ( F.V. )    

La storia di un angelo

Al mio angelo

 

Un giorno un angioletto birichino

si presentò al cospetto del Divino :

“Signore voglio dirti una parola,

o farti solamente una preghiera:

nel cuore sento ardere una fiamma,

desidero conoscere la mia mamma!

Gesù ti chiedo, poco tempo, solo

un minuto, per vedere quel bel viso

che mi regala dolce il suo sorriso.

Poi torno, giuro, subito in un volo,

non resto sai per molto, ti prometto,

in men che non si dica sarò qui.

E, credo di non chiederti troppo,

vorrei vedere anche il mio papà.

Ti prego Gesù, io vorrei andare via…”

Il Signore gli rispose: “ e così sia”

Scese giù dal cielo un angioletto e scoprì,

con gioia e meraviglia, che era bello avere una famiglia

e sentire intorno il caldo e buono affetto.

Poi chiuse gli occhi, una luce e, all’improvviso,

si ritrovò ancora in paradiso con gli altri angioletti

e con Gesù, ormai non desiderava niente più.

Questa è una storia, da nessuno letta,

di un angelo dal nome Benedetta.

Una Mamma

Sarai un uomo se ...

Se riesci a conservare il controllo quando tutti intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;

-Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;

-Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, o se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, o se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio, e tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio; se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;

 

- Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;

 

-Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina e trattare allo stesso modo quei due impostori;

 

- Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi o a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, e piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

 

- Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite e rischiarle in un colpo solo a testa e croce, e perdere e ricominciare di nuovo dal principio e non dire una parola sulla perdita;

 

- Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi a servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, e a tener duro quando in te non resta altro tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.

 

-Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, e a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,

 

- Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,

 

- Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;

 

- Se riesci a occupare il minuto inesorabile dando valore a ogni minuto che passa, tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, e – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!

 

Rudyard Kipling (Lettera al figlio, 1910)