Report associativo 2019

Come ogni fine anno riteniamo doveroso, e speriamo utile,

riportare quanto ricevuto nel nostro impegno associativo che si muove nel servizio ed al sostegno del ruolo della famiglia nella società, avendo come linea guida l’esortazione “Familiaris Consortio” di San Giovanni Paolo II.
Abbiamo avuto modo di riscontrare come tra le povertà del nostro territorio, la povertà relazionale costituisce un ambito su cui prestare particolare attenzione, essendo la cartina tornasole del benessere sociale. Diventa necessario, da una parte, arginare un individualismo sfociato in egoismo, infatti la precarietà economica che prima si riusciva a fronteggiarla anche attraverso le relazioni di vicinato, ora diventa più pesante perché si interseca con la povertà di relazioni anche a livello familiare. D'altra parte, le istituzioni non devono sovrastare la soggettività delle persone, ricordando una saggia massima di Gandhi <Tutto ciò che fate per noi senza di noi, lo fate contro di noi>.
Rendere visibile una capacità di governo generando fiducia, dando rassicurazioni, manifestando impegno per affrontare i problemi, dando le giuste priorità (coinvolgendo i cittadini nel definirle), fa aumentare il potenziale di resilienza delle famiglie percependo di essere soggetto attivo della società. In pratica aumentare la democrazia per fa crescere il bene comune genera riconoscenza ed ha un ritorno in termini di sviluppo sociale. In tale prospettiva il tema dell'educazione ha quindi un ruolo determinante, nella consapevolezza che educare è un processo che coinvolge la comunità civile. È un impegno, che si fa capacità di interrogarsi, capacità di dare risposte ai bisogni di crescita, capacità di attesa, possibilità di trovare il tempo da trascorrere con i figli stimolando curiosità ed intelligenza nell'ottica di una corresponsabilità che si fonda sul riconoscimento dei ruoli. Dobbiamo prendere atto che nel nostro territorio sono operativi diversi progetti per fronteggiare la povertà educativa, sostenuti da “Impresa sociale con i Bambini”, che vedono impegnato un partenariato costituito dal mondo del volontariato, dalle istituzioni civili, scuole diocesi. Siamo consapevoli che un territorio di sane relazioni diventa terreno fertile per un processo di sviluppo globale capace di generare futuro.

 

Buon Anno